ACCORDO EUROPEO RELATIVO AL TRASPORTO INTERNAZIONALE DELLE MERCI PERICOLOSE SU STRADA (ADR): EDIZIONE 2011

In data 1° gennaio 2011 è entrata in vigore la versione 2011 dell’Accordo Europeo relativo al trasporto di emrci pericolose su strada (ADR), accordo internazionale sottoscritto da 27 paesi dell’ONU ed avente la finalità di armonizzare le norme di sicurezza attinenti i trasporti internazionali di merci su strada, nonché di garantire per tali trasporti un livello accettabile di sicurezza.

In accordo col paragrafo 1.6.1.1 dell’ADR, fino al 30 giugno 2011 sarà consentito effettuare i trasporti secondo i parametri dettati dall’edizione 2009 dell’ADR.

Il quadro normativo attuativo dell’Accordo ADR è il seguente:

Direttiva 2008-68-CE  (GUCE L260 del 30 settembre 2008), relativa al trasporto interno di merci pericolose;

Direttiva 2010-61-CE (GUCE L233 del 3 settembre 2010) che adegua per la prima volta al progresso scientifico e tecnico gli allegati della Direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose;

d. lgs. 29-01-2010 n. 35, recante “Attuazione della direttiva 2008/68/CE, relativa al trasporto interno di merci pericolose;

– d. dirigenziale del 29-12-2010  (G.U. n. 53 del 5 marzo 2011) recante “Norme attuative dell’articolo 11 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 35, concernente l’attuazione della direttiva 2008/68/CE, relativa al trasporto interno delle merci pericolose (GU n. 53 del 5.03.2011)”.

La classificazione delle merci pericolose.

 

l’adr 2011 identifica le seguenti classi di merci pericolose:

Ai fini dell’imballaggio, le materie, diverse da quelle delle Classi 1, 2, 5.2, 6.2 e 7 e dalle materie autoreattive della Classe 4.1, sono assegnate a gruppi d’imballaggio in funzione del grado di pericolo che presentano.

Gruppo d’imballaggio I:        Materie molto pericolose
Gruppo d’imballaggio II:       Materie mediamente pericolose
Gruppo d’imballaggio III:      Materie debolmente pericolose

I principi di classificazione.

Le merci pericolose sono definite in base alle loro proprietà. L’assegnazione di una merce pericolosa ad una classe e ad un gruppo d’imballaggio si effettua secondo determinati criteri. L’attribuzione di uno o più rischi sussidiari ad una materia o ad un oggetto pericoloso si effettua secondo i criteri della classe o delle classi corrispondenti a questi rischi.

La classificazione di materie, comprese le soluzioni e miscele (come preparati e rifiuti), non nominativamente menzionate.

Le materie, comprese le soluzioni e miscele, non nominativamente menzionate, devono essere classificate in funzione del loro grado di pericolo. Il o i pericoli presentati da una materia devono essere determinati in base alle sue caratteristiche fisiche e chimiche e alle sue proprietà fisiologiche. Si deve tenere ugualmente conto di queste caratteristiche e proprietà quando, tenuto conto dell’esperienza, ne deriva una classificazione più severa.
Le caratteristiche fisiche e chimiche e le proprietà fisiologiche devono essere determinate mediante misura o calcolo e la materia, soluzione o miscela deve essere classificata secondo i criteri enunciati nelle diverse classi.
Se questa determinazione non è possibile senza costi o prestazioni sproporzionati (per esempio per alcuni rifiuti), la materia, soluzione o miscela deve essere classificata nella classe del componente che presenta il pericolo preponderante.
Se le caratteristiche di pericolo della materia, soluzione o miscela rientrano in più classi o gruppi di materie qui sotto indicate, la materia, soluzione o miscela deve essere classificata nella classe o nel gruppo di materie corrispondente al pericolo preponderante nel seguente ordine di precedenza:

  1. Materiali della classe 7 (salvo i materiali radioattivi in colli esenti, nel qual caso le altre proprietà pericolose devono essere considerate come preponderanti);
  2. Materie della classe 1;
  3. Materie della classe 2;
  4. Esplosivi liquidi desensibilizzati della classe 3;
  5. Materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati della classe 4.1;
  6. Materie piroforiche della classe 4.2;
  7. Materie della classe 5.2;
  8. Materie delle classi 6.1 o 3 che, per la loro tossicità all’inalazione, devono essere classificate nel gruppo d’imballaggio I (le materie che soddisfano i criteri di classificazione della classe 8 e che presentano una tossicità alla inalazione di polveri fini e nebbie (CL50) corrispondente al gruppo d’imballaggio I, ma la cui tossicità all’ingestione o all’assorbimento cutaneo corrisponda solo al gruppo d’imballaggio III o che presentano un grado di tossicità ancor minore devono essere assegnate alla classe 8);
  9. Materie infettanti della classe 6.2.

I codici degli imballaggi.

Le tipologie di imballaggio sono indicate secondo alcune caratteristiche (genere, materiale utilizzato per costruzione e categoria), come da tabella che segue:

CODIFICA DEGLI IMBALLAGGI UTILIZZABILI PER IL TASPORTO DI MERCI PERICOLOSE
Genere Materiale Categoria Codice Sottosezione
1.Fusti
  1. A. Acciaio
con coperchio non amovibile 1A1  

6.1.4.1

con coperchio amovibile 1A2
  1. B. Alluminio
con coperchio non amovibile 1B1  

6.1.4.2

con coperchio amovibile 1B2
  1. D. Legno

compensato

1D 6.1.4.5
  1. Cartone
1G 6.1.4.7
  1. H. Plastica
con coperchio non amovibile 1H1  

6.1.4.8

con coperchio amovibile 1H2
  1. N. Metallo

(diverso

dall’acciaio

e/o alluminio)

con coperchio non amovibile 1N1  

6.1.4.3

con coperchio amovibile 1N2
2.(Riservato)
3.Taniche
  1. A. Acciaio
con coperchio non amovibile 3A1  

6.1.4.4

con coperchio amovibile 3A2
  1. B. Alluminio
con coperchio non amovibile 3B1  

6.1.4.4

con coperchio amovibile 3B2
H.Plastica con coperchio non amovibile 3H1  

6.1.4.8

con coperchio amovibile 3H2
4.Casse
  1. A. Acciaio
4A 6.1.4.14
  1. B. Alluminio
4B 6.1.4.14
  1. C. Legno naturale
ordinarie 4C1  

6.1.4.9

a pannelli a tenuta di polveri 4C2
  1. D. Legno

compensato

4D 6.1.4.10
  1. Legno

ricostituito

4F 6.1.4.11
  1. Cartone
4G 6.1.4.12
  1. H. Plastica
espansa 4H1  

6.1.4.13

rigida 4H2
  1. N.   Metallo

(diverso

dall’acciaio e/o alluminio)

4N 6.1.4.14
5.Sacchi H.Tessuto di plastica senza fodera né rivestimento interno 5H1  

6.1.4.16

a tenuta dipolveri 5H2
resistenti all’acqua 5H3
  1. H. Pellicola di           plastica
5H4 6.1.4.17
  1. L. Materia tessile
senza fodera né rivestimento interno 5L1  

6.1.4.15

a tenuta di polveri 5L2
resistenti all’acqua 5L3
M.Carta multifoglio 5M1  

6.1.4.18

multifoglio, resistentiall’acqua 5M2
  1. 6.  Imballaggi compositi
  2. H. Recipiente di
materia

plastica con

un fusto esterno di acciaio 6HA1  

 

 

 

 

 

6.1.4.19

una gabbia o cassa esterna di

acciaio

6HA2
un fusto esterno di alluminio 6HB1
una gabbia o cassa esterna di

alluminio

6HB2
una cassa esterna di legno 6HC
un fusto esterno di

legno compensato

6HD1
una cassa esterna di

legno compensato

6HD2
un fusto esterno di cartone 6HG1
una cassa esterna di cartone 6HG2
un fusto esterno di plastica 6HH1
una cassa esterna di

plastica rigida

 

6HH2

P.Recipientedi vetro,porcellana o grès con un fusto esterno di acciaio 6PA1  

 

 

 

 

 

6.1.4.20

una gabbia o cassa esterna di

acciaio

6PA2
un fusto esterno di alluminio 6PB1
una gabbia o cassa esterna di

alluminio

6PB2
una cassa esterna di legno 6PC
un fusto esterno di legno compensato 6PD1
una cesta esterna di vimini 6PD2
un fusto esterno di cartone 6PG1
una cassa esterna di cartone 6PG2
un imballaggio esterno di plastica

espansa

6PH1
un imballaggio esterno di plastica

rigida

6PH2
7.(Riservato)
0.Imballaggi

metallici

leggeri

  1. A. Acciaio
con coperchio non amovibile 0A1  

6.1.4.22

con coperchio amovibile 0A2

Nel caso di Intermediate bulk container (IBC) compositi, nella seconda posizione del codice vanno utilizzate 2 lettere maiuscole in caratteri latini: la prima lettera indica il materiale del recipiente interno, la seconda quella dell’imballaggio esterno dell’IBC.

Di seguito si riporta la tabella di codificazione degli IBC:

CODIFICA DEGLI IBC UTILIZZABILI PER IL TASPORTO DI MERCI PERICOLOSE (ITA)
Materiale Categoria Codice Sottosez.
Metallico
  1. Acciaio
per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità 11A  

 

 

 

6.5.5.1

per materie solide, con riempimento o svuotamento sotto pressione 21A
per liquidi 31A
  1. Alluminio
per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità 11B
per materie solide, con riempimento o svuotamento sotto pressione 21B
per liquidi 31B
  1. Altro

metallo

per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità 11N
per materie solide, con riempimento o svuotamento sotto pressione 21N
per liquidi 31N
Flessibile
  1. Plastica
tessuto di plastica senza rivestimento interno o fodera 13H1  

 

 

 

 

 

 

6.5.5.2

tessuto di plastica con rivestimento interno 13H2
tessuto di plastica con fodera 13H3
tessuto di plastica con rivestimento interno e fodera 13H4
pellicola di plastica 13H5
L.Materia

tessile

senza rivestimento interno o fodera 13L1
con rivestimento interno 13L2
con fodera 13L3
con rivestimento interno e fodera 13L4
  1. Carta
carta multifoglio 13M1
carta multifoglio resistente all’acqua 13M2
  1. Plastica

rigida

per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità, con equipaggiamento strutturale 11H1  

 

 

6.5.5.3

per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità, autoportante 11H2
per materie solide, con riempimento o svuotamento sotto pressione, con equipaggiamento strutturale 21H1
per materie solide, con riempimento o svuotamento sotto pressione, autoportante 21H2
per liquidi, con equipaggiamento strutturale 31H1
per liquidi, autoportante 31H2
  1. Composito

con recipiente

interno di

plastica a

per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità, con recipiente interno di plastica rigida 11HZ1  

 

 

 

6.5.5.4

per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità, con recipiente interno di plastica flessibile 11HZ2
per materie solide, con riempimento o svuotamento sotto pressione, con recipiente interno di plastica rigida 21HZ1
per materie solide, con riempimento o svuotamento sotto pressione, con recipiente interno di plastica flessibile 21HZ2
per liquidi, con recipiente interno di plastica rigida 31HZ1
per liquidi, con recipiente interno di plastica flessibile 31HZ2
  1. Cartone
per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità 11G 6.5.5.5
Legno
  1. Legno

naturale

per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità, con fodera 11C  

6.5.5.6

  1. Legno   compensato
per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità, con fodera 11D
  1. Legno

ricostituito

per materie solide, con riempimento o svuotamento per gravità, con fodera 11F

a   Il codice corretto è ottenuto sostituendo la lettera “Z” con la lettera maiuscola conformemente al 6.5.1.4.1 (b) per indicare il materiale dell’imballaggio esterno.

 

Nuove merci pericolose indicate.

– UN 3482 DISPERSIONE DI METALLI ALCALINI, INFIAMMABILE o DISPERSIONE DI METALLI ALCALINOTERROSI, INFIAMMABILE

– UN 3483 MISCELA ANTIDETONANTE PER CARBURANTI, INFIAMMABILE

– UN 3484 IDRAZINA IN SOLUZIONE ACQUOSA, INFIAMMABILE contenente piu del 37% di idrazina in massa

– UN 3485 IPOCLORITO DI CALCIO SECCO, CORROSIVO o IPOCLORITO DI CALCIO IN MISCELA SECCA, CORROSIVA con piu del 39% di cloro disponibile (8,8% di ossigeno disponibile)

– UN 3486 IPOCLORITO DI CALCIO IN MISCELA SECCA, CORROSIVA con piu del 10% ma non piu del 39% di cloro disponibile

– UN 3487 IPOCLORITO DI CALCIO IDRATO, CORROSIVO o IPOCLORITO DI CALCIO IN MISCELA IDRATA, CORROSIVA con almeno il 5,5% ma al massimo il 16% di acqua

– UN 3488 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, INFIAMMABILE, CORROSIVO, N.A.S., tossicita per inalazione inferiore o uguale a 200 ml/m,³ concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 500 CL50

– UN 3489 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, INFIAMMABILE, CORROSIVO, N.A.S., tossicita per inalazione inferiore o uguale a 1000 ml/m,³ concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 10 CL50

– UN 3490 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, IDROREATTIVO, INFIAMMABILE, N.A.S., tossicita per inalazione inferiore o uguale a 200 ml/m³, concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 500 CL50

– UN 3491 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, IDROREATTIVO, INFIAMMABILE, N.A.S., tossicita per inalazione inferiore o uguale a 1000 ml/m³, concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 10 CL50

– UN 3492 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, CORROSIVO, INFIAMMABILE, N.A.S., tossicita per inalazione inferiore o uguale a 200 ml/m³, concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 500 CL50

– UN 3493 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, CORROSIVO, INFIAMMABILE, N.A.S., tossicita per inalazione inferiore o uguale a 1000 ml/m³, concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 10 CL50

– UN 3494 PETROLIO GREGGIO ACIDO, INFIAMMABILE, TOSSICO

– UN 3495 IODIO

– UN 3496 Pile al nickel-idruro metallico

 

Il glossario dell’ADR.

 

A

Acciaio di riferimento”, un acciaio con una resistenza alla trazione di 370 N/mm² e un allungamento alla rottura del 27%;

Acciaio dolce”, un acciaio con un limite minimo di resistenza alla rottura per trazione compreso tra

360 N/mm² e 440 N/mm²;

NOTA: Per le cisterne mobili, vedere capitolo 6.7.

ADN”, l’Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose per vie di navigazione interne;

Aerosol o Generatore di aerosol”, recipiente non ricaricabile rispondente alle disposizioni del

6.2.6, costruito in metallo, vetro o materia plastica, contenente un gas compresso, liquefatto o disciolto sotto pressione, con o senza liquido, o pasta o polvere, e munito di un dispositivo di dispersione che permetta di espellere il contenuto sotto forma di particelle solide o liquide in sospensione in un gas, o sotto forma di schiuma, pasta o polvere, o ancora allo stato liquido o gassoso;

Alimentatore a pila a combustibile*, un dispositivo utilizzato per alimentare un equipaggiamento e che consiste in una pila a combustibile e nella sua provvista di combustibile, integrata con o separata dalla pila a combustibile, e che include tutti gli accessori necessari ad adempiere alla sua funzione;

Approvazione

Approvazione multilaterale, per il trasporto di materiali della classe 7, si intende l’approvazione da parte dell’autorità competente del paese di origine della spedizione o del modello, secondo il caso, come pure dall’autorità competente  degli altri paesi attraverso i quali o nei quali la spedizione deve essere trasportata.

Approvazione unilaterale, per il trasporto di materiali della classe 7, si intende l’approvazione del modello che è emessa solo dall’autorità competente del paese di origine del modello. Se il paese di origine non è una Parte contraente l’ADR, l’approvazione richiede una convalida dell’autorità competente del primo paese Parte contraente l’ADR toccato dalla spedizione (vedere 6.4.22.6).

ASTM”, l’American Society for Testing and Materials, (ASTM International, 100 Barr Harbor Drive, PO Box C700, West Conshohocken, PA, 19428-2959, Stati Uniti d’America);

Autorità competente, la(le) autorità o ogni altro organismo(i) designato(i) come tale in ogni Stato e in ogni caso particolare dalla legislazione nazionale;

 

B

Barile di legno, imballaggio di legno naturale, di sezione circolare, a pareti convesse, fabbricato con doghe e fondi e munito di cerchi;

Bobina”, (classe 1), dispositivo di plastica, di legno, di cartone, di metallo o di qualsiasi altro materiale appropriato, e formato da un asse centrale, con o senza pareti laterali a ogni estremità dell’asse. Gli oggetti e le materie possono essere arrotolati sull’asse ed essere contenuti dalle pareti laterali;

Bombola, recipiente trasportabile a pressione, di capacità in acqua non superiore a 150 litri

(vedere anche “Pacco di bombole”);

 

C

Capacità di un serbatoio o di un compartimento di un serbatoio”, per le cisterne, il volume interno totale del serbatoio o del compartimento del serbatoio, espresso in litri o in metri cubi. Quando è impossibile riempire completamente il serbatoio o il compartimento del serbatoio a causa della sua forma o della sua costruzione, questa capacità ridotta deve essere utilizzata per la determinazione del grado di riempimento e per la marcatura della cisterna;

Capacità massima, volume interno massimo dei recipienti o degli imballaggi, compresi i grandi imballaggi e i contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa (IBC), espresso in metri cubi o in litri;

Capacità nominale del recipiente, il volume nominale espresso in litri della materia pericolosa contenuta nel recipiente. Per le bombole per gas compressi, la capacità nominale è la capacità in acqua della bombola;

Caricatore, l’impresa che:

(a)    carica merci pericolose imballate, piccoli container o cisterne mobili in o su un veicolo o container; o

(b)   carica un container, un container per il trasporto alla rinfusa, un CGEM, un container-cisterna o una cisterna mobile su un veicolo.

Carico completo, ogni carico proveniente da un solo speditore al quale è riservato l’uso esclusivo di un veicolo o di un grande container e per il quale tutte le operazioni di carico e di scarico sono effettuate conformemente alle istruzioni dello speditore o del destinatario;

NOTA: Il termine corrispondente per la classe 7 è “uso esclusivo”.

Cartuccia di gas sotto pressione”, vedere “Aerosol o generatore di aerosol”; “Cartuccia di gas”, vedere “Recipiente di piccola capacità contenente gas”;

Cassa”, imballaggio a pareti intere, rettangolari o poligonali, di metallo, di legno naturale, di legno compensato, di legno ricostituito, di cartone, di plastica o di altro materiale appropriato. Possono essere praticate piccole aperture per la movimentazione o l’apertura, o per rispondere ai criteri di classificazione, a condizione di non compromettere l’integrità dell’imballaggio durante il trasporto;

Cassa mobile”, vedere “Container”;

Cassa mobile cisterna”, deve essere considerata come un container-cisterna;

 

CGA”, “Compressed Gas Association”, (CGA, 4221 Walney Road, 5th Floor, Chantilly VA 20151-

2923, Stati Uniti d’America);

CGEM”, vedere “Container per gas a elementi multipli”;

Chiusura”, dispositivo che serve a chiudere un’apertura di un recipiente; “Chiusura ermetica”, vedere “Cisterna chiusa ermeticamente”;

CIM”,   le Regole uniformi concernenti il contratto di trasporto internazionale ferroviario di merci (Appendice B alla Convenzione relativa ai trasporti internazionali ferroviari (COTIF), così come aggiornata;

Cisterna, un serbatoio, munito dei suoi equipaggiamenti di servizio e strutturali. Quando il termine è impiegato da solo, comprende i container-cisterna, le cisterne mobili, le cisterne smontabili e le cisterne fisse come definite nel presente capitolo come pure le cisterne che costituiscono elementi di un veicolo-batteria o di un CGEM;

NOTA: Per le cisterne mobili, vedere 6.7.4.1.

Cisterna chiusa ermeticamente”, una cisterna destinata al trasporto di liquidi aventi una pressione di calcolo di almeno 4 bar, o destinata al trasporto di materie solide (in polvere o granulari) quale che sia la sua pressione di calcolo, le cui aperture sono chiuse ermeticamente, e che:

–    non è equipaggiata con valvole di sicurezza, dischi di rottura o altri simili dispositivi di sicurezza o con valvole di depressione; oppure

–    non è equipaggiata con valvole di sicurezza, dischi di rottura o altri simili dispositivi di sicurezza, ma è equipaggiata con valvole di depressione conformemente alle disposizioni del 6.8.2.2.3; oppure

–    è equipaggiata con valvole di sicurezza precedute da un disco di rottura conformemente al 6.8.2.2.10, ma non è equipaggiata con valvole di depressione; oppure

–    è equipaggiata con valvole di sicurezza precedute da un disco di rottura conformemente al 6.8.2.2.10, e valvole di depressione conformemente alle disposizioni del 6.8.2.2.3;

Cisterna fissa”, una cisterna di capacità superiore a 1.000 litri che è fissata in modo stabile su un veicolo (che diventa allora un veicolo-cisterna) o facente parte integrante del telaio di un tale veicolo;

Cisterna mobile”, una cisterna multimodale avente, quando utilizzata per il trasporto di gas così come definiti al 2.2.2.1.1., una capacità superiore a 450 litri conformemente alle definizioni del capitolo 6.7 o del Codice IMDG e indicata da un’istruzione di trasporto in cisterna mobile (Istruzione T) nella colonna (10) della Tabella A del capitolo 3.2;

Cisterna per rifiuti operante sotto vuoto”, una cisterna fissa, una cisterna smontabile, un container-cisterna o una cassa mobile cisterna utilizzata principalmente per il trasporto di rifiuti pericolosi, costruita ed equipaggiata in maniera particolare per facilitare il carico e lo scarico dei rifiuti secondo le prescrizioni del capitolo 6.10. Una cisterna che soddisfa completamente le disposizioni dei capitoli 6.7 o 6.8 non è considerata una cisterna per rifiuti operante sotto vuoto;

Cisterna smontabile”, una cisterna di capacità superiore a 450 litri, diversa da una cisterna fissa, una cisterna mobile, un container-cisterna o un elemento di un veicolo-batteria o di un CGEM, che non è progettata per il trasporto delle merci senza rottura di carico e che, normalmente, può essere movimentata solo se vuota;

CMR”,  la Convenzione relativa al contratto di trasporto internazionale di merci su strada (Ginevra 19 maggio 1956), così come aggiornata;

Codice IMDG”, il Codice marittimo internazionale delle merci pericolose, regolamento di applicazione  del  Capitolo  VII,  Parte  A,  della  Convenzione  internazionale  del  1974  per  la salvaguardia della vita umana in mare (Convenzione SOLAS), pubblicato dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) di Londra;

Collo”, il prodotto finale della operazione di imballaggio, costituito dall’imballaggio o grande imballaggio o IBC, con il suo contenuto, e pronto per la spedizione. Il termine include i recipienti per gas come definiti nel presente capitolo, come pure gli oggetti, che per la loro dimensione, massa o configurazione, possono essere trasportati non imballati o trasportati in imbracature, gabbie o dispositivi di movimentazione. Ad eccezione del trasporto di materiali radioattivi, il termine non si applica alle merci trasportate alla rinfusa ed alle materie trasportate in cisterne;

NOTA. Per i materiali radioattivi, vedere 2.2.7.2, 4.1.9.1.1 e capitolo 6.4.

Componente infiammabile”, (per aerosol) un liquido infiammabile, un solido infiammabile o un gas infiammabile o una miscela di gas infiammabili come definiti nelle Note da 1 a 3 della sottosezione 31.1.3 della Parte III del Manuale delle prove e dei criteri. Questa designazione non copre le materie piroforiche, autoreattive o reagenti con l’acqua. Il calore chimico di combustione deve essere determinato attraverso uno dei seguenti metodi ASTM D 240, ISO/FDIS 13943: 1999 (E/F) da 86.1 a 86.3 oppure NFPA 30B;

Container”, un dispositivo di trasporto (telaio o altro dispositivo analogo)

–    avente  un  carattere  permanente  ed  essendo  per  tale  fatto  sufficientemente resistente  per permettere il suo uso ripetuto;

–    appositamente progettato per facilitare il trasporto delle merci, senza rottura di carico, per uno o più modi di trasporto;

–    munito di dispositivi che facilitino lo stivaggio e la movimentazione, in particolare durante il suo trasbordo da un mezzo di trasporto a un altro;

–   progettato in modo da facilitare il riempimento e lo svuotamento;

–   avente un volume interno di almeno 1 m³, ad eccezione dei container per il trasporto di materiale radioattivo.

Inoltre:

Piccolo container, un container le cui dimensioni esterne fuori tutto (lunghezza, larghezza o altezza) sono inferiori a 1,5 m o il cui volume interno è inferiore o uguale a 3 m³;

Grande container”:

(a)    un container che non risponde alla definizione di piccolo container;

(b)   ai sensi della CSC, un container di dimensioni tali che la superficie delimitata dai quattro angoli inferiori esterni sia:

(i) di almeno 14 m²; oppure

(ii) di almeno 7 m² se provvisto di blocchi d’angolo agli angoli superiori.

Container chiuso”, un container totalmente chiuso, avente un tetto rigido, pareti laterali rigide, pareti di estremità (testate) rigide e un pavimento. Il termine comprende i container a tetto apribile a condizione che il tetto sia chiuso durante il trasporto;

Container scoperto”, un container a tetto aperto o un container di tipo piattaforma;

Container telonato”, un container scoperto munito di un telone per proteggere la merce caricata; Una “cassa mobile” è un container che, secondo la norma EN 283 (edizione 1991) presenta le

seguenti caratteristiche:

– ha una resistenza meccanica concepita unicamente per il trasporto su un carro merci o su un veicolo su strada o su nave ro-ro;

– non è impilabile;

– può, mediante i propri mezzi, essere trasferita dal veicolo stradale su puntelli ed essere ricaricata a bordo del veicolo;

NOTA: Il termine “container” non comprende né gli imballaggi convenzionali, né gli IBC, né i container-cisterna, né i veicoli. Nondimeno, un container può essere utilizzato come imballaggio per il trasporto di materiali radioattivi.

Container chiuso”, vedere “Container”;

Container-cisterna”, un dispositivo di trasporto rispondente alla definizione di container e comprendente  un  serbatoio  e  degli  equipaggiamenti,  compresi  quelli  atti  a  consentire  gli spostamenti  del  container-cisterna  senza  cambiamento  d’assetto,  utilizzato  per  il  trasporto  di materie gassose, liquide, polverulente o granulari, e avente una capacità superiore a 0,45 m³ (450 litri), quando destinato al trasporto di gas così come definiti al 2.2.2.1.1.

NOTA: I contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa (IBC), che soddisfano le disposizioni del capitolo 6.5 non sono considerati come container-cisterna.

Container per gas a elementi multipli (CGEM) ”, un’unità di trasporto comprendente elementi collegati tra loro da un tubo collettore e montati in un telaio. I seguenti elementi sono considerati come elementi di un CGEM: le bombole, i tubi, i fusti a pressione e i pacchi di bombole, come pure le cisterne per i gas così come definiti al 2.2.2.1.1 aventi una capacità superiore a 0,45 m³ (450 litri);

NOTA. Per i CGEM ONU, vedere capitolo 6.7.

Container per il trasporto alla rinfusa”, un sistema di contenimento (compresa ogni fodera o rivestimento) destinato al trasporto di materie solide che sono direttamente in contatto con il sistema di contenimento. Il termine non comprende gli imballaggi, i contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa (IBC), i grandi imballaggi né le cisterne.

Il container per il trasporto alla rinfusa è:

– di carattere permanente e di conseguenza sufficientemente resistente per permettere un uso ripetuto;

– appositamente progettato per facilitare il trasporto di merci, senza rottura del carico, attraverso uno o più mezzi di trasporto;

– munito di dispositivi che facilitino la movimentazione;

– di una capacità non inferiore a 1,0 m³.

Esempi di container per il trasporto alla rinfusa sono: container, container per il trasporto alla rinfusa offshore, benne, recipienti per il trasporto alla rinfusa, casse mobili, container tramoggia, roller container, compartimenti di carico dei veicoli;

Container per il trasporto alla rinfusa offshore, un container per il trasporto alla rinfusa specialmente progettato per un uso ripetuto verso o da installazioni offshore o tra tali installazioni. Deve essere progettato e costruito secondo le linee guida relative all’approvazione dei container offshore movimentati in alto mare specificate nel documento MSC/Circ.860 pubblicato dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO);

Container scoperto”, vedere “Container”; “Container telonato”, vedere “Container”;

Contenitore intermedio per il trasporto alla rinfusa” (IBC) (intermediate bulk container), un imballaggio trasportabile rigido o flessibile diverso da quelli specificati al capitolo 6.1:

(a)  avente una capacità:

(i) non superiore a 3 m³, per le materie solide e liquide dei gruppi di imballaggio II e III;

(ii) non superiore a 1,5 m³, per le materie solide del gruppo di imballaggio I imballate in IBC flessibili, di plastica rigida, compositi, di cartone o di legno;

(iii) non superiore a 3 m³, per le materie solide del gruppo di imballaggio I imballate in IBC metallici;

(iv) non superiore a 3 m³, per i materiali radioattivi della classe 7;

(b)   progettato per una movimentazione meccanica;

(c)  che possa resistere alle  sollecitazioni prodotte durante la  movimentazione e  il  trasporto secondo quanto previsto dalle prove specificate nel capitolo 6.5.

NOTA 1: Le cisterne mobili e i container-cisterna che sono conformi alle disposizioni del capitolo 6.7 o 6.8 non sono considerati come contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa (IBC).

NOTA 2: I contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa (IBC) che soddisfano le disposizioni del capitolo 6.5 non sono considerati come container ai sensi dell’ADR.

Contenuto radioattivo”, per il trasporto di materiali della classe 7, il materiale radioattivo come pure ogni solido, liquido o gas contaminato o attivato che si trovi all’interno dell’imballaggio.

Corpo, (per tutte le categorie di IBC diversi dagli IBC compositi), recipiente propriamente detto, comprese le aperture e le chiusure, ad esclusione dell’equipaggiamento di servizio;

CSC”, la Convenzione internazionale sulla sicurezza dei container (Ginevra, 1972) così come aggiornata e pubblicata dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), di Londra;

 

D

Destinatario”, il destinatario secondo il contratto di trasporto. Se il destinatario designa un terzo conformemente alle disposizioni applicabili al contratto di trasporto, quest’ultimo è considerato come il destinatario ai sensi dell’ADR. Se il trasporto si esegue senza contratto di trasporto, l’impresa che prende in carico le merci pericolose all’arrivo deve essere considerata come destinatario;

Direttiva CE”, le disposizioni stabilite dalle competenti istituzioni della Comunità europea e che legano ogni Stato membro destinatario ai risultati da raggiungere, lasciando alle autorità nazionali la competenza quanto alla forma e ai mezzi;

Dispositivo di movimentazione”, (per gli IBC flessibili), ogni intelaiatura, cinghia, anello, fibbia, o intelaiatura fissata al corpo dell’IBC o costituente la continuazione del materiale con il quale sono stati fabbricati;

Dispositivo di stoccaggio ad idruro metallico”, un unico, completo dispositivo di stoccaggio dell’idrogeno, comprendente un recipiente, un idruro metallico, un dispositivo di decompressione, una valvola di chiusura, l’equipaggiamento di servizio e i componenti interni utilizzati solamente per il trasporto dell’idrogeno;

 

E

ECE-ONU”, La Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa (ECE-ONU, Palais des

Nations, 8-14 Avenue de la Paix, CH-1211 Ginevra 10, Svizzera);

“EN” (Norma), una norma europea pubblicata dal Comitato Europeo di Normalizzazione (CEN), (CEN – Avenue Marnix 17, B-1000 Bruxelles);

Equipaggiamento di servizio”,

(a)   della cisterna: i dispositivi di riempimento, svuotamento, aerazione, sicurezza, riscaldamento e isolamento termico, come pure gli strumenti di misura;

(b)   degli elementi di un veicolo-batteria o di un CGEM: i dispositivi di riempimento, svuotamento, compreso il tubo collettore, i dispositivi di sicurezza come pure gli strumenti di misura;

(c)   di un IBC: i dispositivi di riempimento e di svuotamento e ogni dispositivo di decompressione o di aerazione, di sicurezza, di riscaldamento e di isolamento termico, come pure gli strumenti di misura;

NOTA: Per le cisterne mobili, vedere capitolo 6.7.

Equipaggiamento strutturale”,

(a)  della  cisterna  di  un  veicolo-cisterna  o  di  una  cisterna  smontabile:  gli  elementi  di consolidamento, fissaggio, protezione, o di stabilità che sono interni o esterni al serbatoio

(b) della cisterna di un container-cisterna, gli elementi di consolidamento, fissaggio, protezione o stabilità, che sono interni o esterni al serbatoio

(c)  degli elementi di un veicolo-batteria o di un CGEM: gli elementi di consolidamento, fissaggio, protezione o stabilità, che sono interni o esterni al serbatoio o al recipiente,

(d)  di un IBC (diverso dagli IBC flessibili): gli elementi di consolidamento, fissaggio, movimentazione,  protezione  o  stabilità  del  corpo  (compreso  il  pallet-base  per  gli  IBC compositi con recipiente interno di plastica);

NOTA: Per le cisterne mobili, vedere capitolo 6.7.

 

F

Fascicolo cisterna”, un documento che contiene tutte le informazioni tecniche importanti concernenti  una  cisterna,  un  veicolo-batteria  o  un  CGEM,  come  le  attestazioni  e  certificati menzionati al 6.8.2.3, 6.8.2.4 e 6.8.3.4;

Fodera”, una guaina tubolare o un sacco situati all’interno di un imballaggio, o di un grande imballaggio o di un IBC, ma non formanti parte integrante di questo, compresi i mezzi di chiusura delle sue aperture;

Fusto”, imballaggio cilindrico a fondo piatto o convesso, di metallo, cartone, materia plastica, legno compensato o altro materiale appropriato. Questa definizione comprende gli imballaggi aventi altre forme, per esempio gli imballaggi a sezione circolare con la parte superiore conica o gli imballaggi a forma di secchio. Non rientrano in questa definizione i “barili di legno” e le “taniche”;

Fusto a pressione”, recipiente a pressione, saldato e trasportabile, di capacità in acqua superiore a 150 litri e non superiore a 1.000 litri (per esempio recipiente cilindrico munito di cerchi di rotolamento, di sfere su pattini);

 

 G

Gabbia”, un imballaggio esterno a pareti aperte;

Garanzia della conformità”, (materiali radioattivi) un programma sistematico di misure applicato da un’autorità competente e tendente a garantire che le disposizioni dell’ADR siano rispettate nella pratica;

Garanzia della qualità”, un programma sistematico di controlli e d’ispezioni applicato da ogni organizzazione o organismo e tendente a dare una garanzia adeguata che le disposizioni dell’ADR siano rispettate nella pratica;

Gas”, una materia che:

(a)     a 50°C ha una pressione di vapore superiore a 300 kPa (3 bar); oppure

(b)     è completamente gassosa a 20°C alla pressione standard di 101,3 kPa.

Gas di petrolio liquefatto (GPL)”, un gas liquefatto a bassa pressione contenente uno o più idrocarburi leggeri a cui sono attribuiti i numeri ONU 1011, 1075, 1965, 1969 o 1978 solamente, e che è costituito principalmente da propano, propene, butano, isomeri del butano, butene con tracce di altri gas di idrocarburi.

NOTA 1: I gas infiammabili assegnati ad altri numeri ONU non devono essere considerati come GPL.

NOTA 2: Per il N° ONU 1075, vedere la NOTA 2 sotto 2F, N° ONU 1965, nella tabella per i gas liquefatti del 2.2.2.3.

Generatore di aerosol”, vedere “Aerosol o Generatore di aerosol”;

Gestore di una cisterna mobile” vedere “Gestore di un container-cisterna o di una cisterna mobile”;

Gestore di un container-cisterna o di una cisterna mobile”, l’impresa in nome della quale il container-cisterna o la cisterna mobile è immatricolato o ammesso al traffico;

“GHS”, il Sistema Globale Armonizzato di classificazione e di etichettatura dei prodotti chimici, quarta edizione revisionata, pubblicata dalle Nazioni Unite con la sigla ST/SG/AC.10/30/Rev.4;

Grado  di  riempimento, il  rapporto  tra  la  massa di  gas  e  la  massa  di  acqua  a  15°C  che riempirebbe completamente un recipiente a pressione pronto per l’impiego;

Grande container”, vedere “Container”;

Grande imballaggio”, un  imballaggio consistente in  un  imballaggio esterno contenente degli oggetti o degli imballaggi interni e che

(a)    è progettato per una movimentazione meccanica;

(b)   ha una massa netta superiore a 400 kg o una capacità superiore a 450 litri, ma il cui volume non supera 3 m³;

Grande imballaggio ricostruito”, un grande imballaggio di metallo o di plastica rigida che: (a)              è il risultato della produzione di un tipo ONU conforme da un tipo non conforme; oppure (b)         è il risultato della trasformazione di un tipo ONU conforme in un altro tipo ONU conforme.

I grandi imballaggi ricostruiti sono sottoposti alle stesse disposizioni dell’ADR che si applicano ai grandi imballaggi nuovi dello stesso tipo (vedere anche definizione di prototipo a 6.6.5.1.2);

Grande imballaggio riutilizzato”, un grande imballaggio destinato ad essere riempito di nuovo che, dopo esame, è stato riscontrato esente da difetti che possano indebolire la sua capacità di superare le prove funzionali; questa definizione include in particolare gli imballaggi che sono riempiti di nuovo con merci compatibili, identiche o analoghe, e trasportati all’interno di una catena di distribuzione controllata dallo speditore del prodotto;

Gruppo di imballaggio”, ai fini dell’imballaggio, un gruppo al quale sono assegnate certe materie in funzione del grado di pericolo che presentano per il trasporto. I gruppi di imballaggio hanno i seguenti significati che sono precisati nella parte 2:

gruppo di imballaggio I:        materie molto pericolose;

gruppo di imballaggio II:  materie mediamente pericolose;

gruppo di imballaggio III: materie poco pericolose;

NOTA: Alcuni oggetti, contenenti materie pericolose, sono ugualmente assegnati a un gruppo di imballaggio.

I

IBC” vedere “Contenitore intermedio per il trasporto alla rinfusa”;

IBC (manutenzione ordinaria di un IBC flessibile)”, l’esecuzione di regolari operazioni su un IBC

flessibile di plastica o di materia tessile, come:

(a)  pulizia; oppure

(b) sostituzione di  elementi non  facenti parte  integrante dell’IBC, come fodere, e  legami di chiusura, mediante elementi conformi alle specifiche di origine del fabbricante;

a condizione che queste operazioni non interessino né la funzione di contenimento dell’IBC flessibile né il suo tipo di progetto.

IBC (manutenzione ordinaria di un IBC rigido): l’esecuzione su un IBC metallico, un IBC di plastica rigida o un IBC composito, di operazioni quali:

(a)   pulizia;

(b)  rimozione e reinstallazione o sostituzione di chiusure sui corpi (comprese le appropriate guarnizioni), o dell’equipaggiamento di servizio, conformemente alle specifiche di origine del fabbricante, a condizione che sia verificata la tenuta dell’IBC; oppure

(c)  rimessa in ordine dell’equipaggiamento strutturale che non svolge direttamente una funzione di contenimento della merce pericolosa o mantenimento della pressione, in modo tale che l’IBC sia di nuovo conforme al prototipo provato (per esempio raddrizzamento dei montanti o degli attacchi di sollevamento), a condizione che non sia pregiudicata la funzione di contenimento dell’IBC;

IBC composito con recipiente interno di plastica”, un IBC composto di elementi strutturali sotto forma d’involucro esterno rigido avvolgente un recipiente interno di plastica, e comprendente ogni equipaggiamento di servizio o altro equipaggiamento strutturale. È costruito in modo tale che, una volta assemblato, l’involucro esterno e il recipiente interno costituiscano un tutto indissociabile, ed è utilizzato come tale per le operazioni di riempimento, di stoccaggio, di trasporto o di svuotamento;

NOTA: Il termine “materiale plastico”, quando è utilizzato per i recipienti interni degli IBC compositi, comprende anche altri materiali polimerizzati come la gomma.

IBC di cartone”, un IBC composto di un corpo di cartone, con o senza coperchi superiore e inferiore indipendenti, se necessario di una fodera (ma non imballaggi interni), e dell’equipaggiamento di servizio e dell’equipaggiamento strutturale appropriati;

IBC di legno”, un IBC composto di un corpo di legno, rigido o pieghevole, di una fodera (ma non imballaggi interni) e dell’equipaggiamento di servizio e dell’equipaggiamento strutturale appropriati;

IBC di plastica rigida”, un IBC composto di un corpo di plastica rigida, che può avere un equipaggiamento strutturale ed essere dotato di un equipaggiamento di servizio appropriato;

IBC flessibile”, un IBC composto di un corpo costituito da pellicola, da tessuto o da ogni altro materiale flessibile o ancora da combinazioni di materiali di tale genere, e, se necessario, di un rivestimento interno o fodera e dell’equipaggiamento di servizio e di appropriati dispositivi di movimentazione;

IBC metallico”, un IBC composto di un corpo metallico e dell’equipaggiamento di servizio e strutturale appropriati;

IBC protetto, (per gli IBC metallici), un IBC munito di una protezione supplementare contro gli urti. Questa protezione può prendere, per esempio, la forma di una parete multistrato (costruzione “sandwich”) o di una parete doppia, o di un’intelaiatura con involucro in treccia metallica;

IBC ricostruito”, un IBC metallico, un IBC di plastica rigida o un IBC composito:

(a)  che è il risultato della produzione di un tipo ONU conforme da un tipo non conforme; oppure

(b) che è il risultato della trasformazione di un tipo ONU conforme in un altro tipo ONU conforme. Gli IBC ricostruiti sono sottoposti alle stesse disposizioni dell’ADR che si applicano agli IBC nuovi dello stesso tipo (vedere anche definizione di prototipo a 6.5.6.1.1);

IBC riparato, un IBC metallico, un IBC di plastica rigida o un IBC composito, che avendo subito un urto o per ogni altro motivo (per esempio corrosione, infragilimento o altro segno di indebolimento rispetto al prototipo provato), è stato rimesso a posto in modo da essere di nuovo conforme al prototipo provato. Ai fini dell’ADR, la sostituzione del recipiente interno rigido di un IBC composito con  un  recipiente  conforme  al  prototipo  dello  stesso  fabbricante  è  considerata  come  una riparazione. Tuttavia la manutenzione ordinaria degli IBC rigidi non è considerata riparazione. I corpi di un IBC di plastica rigida e il recipiente interno di un IBC composito non sono riparabili. Gli IBC flessibili non sono riparabili salvo approvazione dell’autorità competente;

ICAO”, l’Organizzazione della Aviazione Civile Internazionale (ICAO, 999 University Street, Montréal, Québec H3C 5H7, Canada);

IAEA, l’Agenzia Internazionale della Energia Atomica, (IAEA – P.O. Box 100, A-1400 Vienna); “Imballaggio”, uno o più recipienti e ogni altro elemento o materiale necessario per permettere ai recipienti di svolgere la loro funzione di contenimento ed altre funzioni di sicurezza (vedere anche “Grande imballaggio” e “IBC”);

Imballaggio combinato”, combinazione di imballaggi destinata al trasporto, costituita da uno o più imballaggi interni sistemati in un imballaggio esterno come prescritto a 4.1.1.5;

NOTA: L’”elemento interno” degli “imballaggi combinati” si definisce sempre “imballaggio interno” e non “recipiente interno”. Una bottiglia di vetro è un esempio di “imballaggio interno”

Imballaggio composito (materia plastica)”, imballaggio costituito da un recipiente interno di materia plastica e da un imballaggio esterno (di metallo, cartone, legno compensato, ecc.). Una volta assemblato, quest’imballaggio rimane un elemento indissociabile e come tale è riempito, immagazzinato, spedito e vuotato;

NOTA: Vedere NOTA a imballaggio composito (vetro, porcellana, grès)

Imballaggio composito (vetro, porcellana, grès)”, imballaggio costituito da un recipiente interno di vetro, porcellana o grès e da un imballaggio esterno (di metallo, legno, cartone, materia plastica, materia plastica espansa, ecc.). Una volta assemblato, quest’imballaggio rimane un elemento indissociabile e come tale è riempito, immagazzinato, spedito e vuotato;

NOTA: L’”elemento interno” di un “imballaggio composito” si definisce normalmente “recipiente interno”. Per esempio l’”elemento interno” di un imballaggio composito di tipo 6HA1 (materia plastica) è un “recipiente interno”, poiché non è normalmente progettato per soddisfare una funzione di “contenimento” senza il suo “imballaggio esterno” e pertanto non si tratta di un “imballaggio interno”.

Imballaggio  di  soccorso”,  un  imballaggio  speciale  nel  quale  sono  sistemati  colli  di  merci pericolose che sono stati danneggiati, che presentano difetti, che perdono o che non sono conformi,o merci pericolose che si sono sparse o disperse, per essere trasportati ai fini del loro recupero o eliminazione;

Imballaggio esterno”, la protezione esterna di un imballaggio composito o di un imballaggio combinato,  con  i  materiali  assorbenti,  di  riempimento  e  ogni  altro  elemento  necessario  per contenere e proteggere i recipienti interni o gli imballaggi interni;

Imballaggio intermedio”, un imballaggio sistemato tra gli imballaggi interni, o gli oggetti, e un imballaggio esterno;

Imballaggio interno”, un imballaggio che deve essere munito di un imballaggio esterno per il trasporto;

Imballaggio metallico leggero”, un imballaggio a sezione circolare, ellittica, rettangolare o poligonale (anche conica), come pure imballaggi con la parte superiore conica o a forma di secchio, di metallo (per esempio latta), avente uno spessore delle pareti inferiore a 0,5 mm, a fondo piatto o convesso, munito di una o più aperture e non previsto dalle definizioni date per il fusto e la tanica;

Imballaggio ricondizionato”, un imballaggio, in particolare

(a)    un fusto metallico

(i) ripulito affinché i materiali di costruzione ritrovino il loro aspetto iniziale, essendo stati rimossi tutti i  precedenti contenuti, la  corrosione interna ed  esterna, i  rivestimenti esterni e le etichette;

(ii) ripristinato  nella  sua  forma  e  nel  suo  profilo  originale,  essendo  stati  (se  il  caso) raddrizzati e resi stagni gli orli e sostituite tutte le guarnizioni di tenuta che non facciano parte integrante dell’imballaggio; e

(iii) ispezionato dopo la ripulitura ma prima di essere ridipinto; devono essere rifiutati gli imballaggi che presentino cavità puntiformi visibili, una riduzione importante dello spessore del materiale, un affaticamento del metallo, filettature o chiusure danneggiateNo altri importanti difetti.

(b)   un fusto o una tanica di plastica

(i) ripulito  affinché  i  materiali  di  costruzione ritrovino  il  loro  aspetto  iniziale,  dopo  la rimozione di ogni residuo del contenuto, dei rivestimenti esterni e delle etichette ;

(ii) del quale sono state sostituite tutte le guarnizioni che non facciano parte integrante dell’imballaggio;

(iii) che sia stato ispezionato dopo la ripulitura; devono essere rifiutati gli imballaggi che presentano difetti visibili quali incisioni, piegature o fessure, filettature o chiusure danneggiate o altri difetti rilevanti.

Imballaggio ricostruito”, un imballaggio, in particolare:

(a)    un fusto metallico:

(i) risultante dalla produzione di un tipo di imballaggio ONU che risponda alle disposizioni del capitolo 6.1 da un tipo non conforme a queste disposizioni;

(ii) risultante  della  trasformazione  di  un  tipo  di  imballaggio  ONU  che  risponda  alle disposizioni del capitolo 6.1 in un altro tipo conforme alle stesse disposizioni; oppure

(iii) del quale sono stati sostituiti alcuni elementi facenti parte integrante della struttura (come i coperchi non amovibili).

(b)   un fusto di plastica:

(i) ottenuto dalla conversione di un tipo ONU in un altro tipo ONU (1H1 in 1H2, per esempio); oppure

(ii) del quale sono stati sostituiti alcuni elementi facenti parte integrante della struttura.

I fusti ricostruiti sono sottoposti alle disposizioni del capitolo 6.1 che si applicano ai fusti nuovi dello stesso tipo.

Imballaggio riutilizzato”, un imballaggio che, dopo esame, è stato riscontrato esente da difetti che possano indebolire la sua capacità di superare le prove funzionali; questa definizione include in particolare gli imballaggi che sono riempiti di nuovo con merci compatibili, identiche o analoghe, e trasportati all’interno di una catena di distribuzione controllata dallo speditore del prodotto;

Imballaggio a tenuta di polveri”, imballaggio che non lascia passare contenuti secchi, comprese le materie solide finemente polverizzate prodotte durante il trasporto;

Imballatore”, l’impresa che riempie con le merci pericolose gli imballaggi, compresi i grandi imballaggi e gli IBC, e se il caso, prepara i colli ai fini del trasporto;

IMDG”, vedere “Codice IMDG”;

IMO”, l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO, 4 Albert Embankment, Londra SE1 7SR, Regno Unito);

Impresa”, ogni persona fisica, ogni persona giuridica con o senza scopo di lucro, ogni associazione o gruppo di persone senza personalità giuridica, con o senza scopo di lucro, come pure ogni organismo derivante dall’autorità pubblica, che sia dotato di propria personalità giuridica o che dipenda da un’autorità avente questa personalità;

Indice di sicurezza per la criticità (CSI)” assegnato ad un collo, un sovrimballaggio, o un container contenente materiale fissile”, per  il  trasporto di  materiali della  classe 7,  un  numero utilizzato per avere un controllo sull’accumulazione di colli, sovrimballaggi o container contenenti materiale fissile.

Indice di trasporto (IT)” assegnato ad un collo, un sovrimballaggio, o un container, o a materiali LSA-I o SCO-I non imballati”, per il trasporto di materiali della classe 7, un numero che serve a controllare l’esposizione alle radiazioni.

“ISO”  (Norma),  una  norma  internazionale  pubblicata  dalla  Organizzazione  Internazionale  di Normalizzazione (ISO), (ISO – 1, rue de Varembé – CH-1204 Genève 20);

Istruzioni Tecniche dell’ICAO”, le Istruzioni Tecniche per la sicurezza del trasporto aereo delle merci pericolose, derivanti dall’Annesso 18 alla Convenzione sull’aviazione civile internazionale (Chicago 1944), pubblicata dall’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (ICAO) di Montreal;

 

L

Liquido”, una materia che, a 50°C, ha una pressione di vapore non superiore a 300 kPa (3 bar) e non è completamente gassosa a 20°C alla pressione standard di 101,3 kPa e che:

(a)  ha un punto di fusione o un punto iniziale di fusione uguale o inferiore a 20°C a una pressione di 101,3 kPa; oppure

(b) è liquida secondo il metodo di prova ASTM D 4359-90; oppure

(c)  non è pastosa secondo i criteri applicabili alla prova di determinazione della fluidità (prova del penetrometro) descritta al 2.3.4;

NOTA: È considerato come “trasporto allo stato liquido” ai sensi delle disposizioni per le cisterne:

il trasporto di liquidi secondo questa definizione; oppure

il trasporto di materie solide presentate al trasporto allo stato fuso.

Livello di radiazione”, per il trasporto di materiale della classe 7, la corrispondente intensità di dose equivalente espressa in millisievert per ora.

 

M

Manuale delle prove e dei criteri”, la quinta edizione revisionata delle “Raccomandazioni delle Nazioni Unite relative al trasporto di merci pericolose, Manuale delle prove e dei criteri” pubblicato dall’organizzazione   delle   Nazioni   Unite   (ST/SG/AC.10/11/Rev.5  così   come   modificato   dal documento ST/SG/AC.10/11/Rev.5/Amend. 1);

Manutenzione ordinaria di un IBC flessibile”, vedere “IBC (contenitore intermedio per il trasporto alla rinfusa)

Manutenzione ordinaria di un IBC rigido“: vedere “IBC (contenitore intermedio per il trasporto alla rinfusa)

Massa di un collo”, salvo indicazione contraria, la massa lorda del collo. La massa dei container e delle cisterne utilizzati per il trasporto delle merci non è compresa nelle masse lorde;

Massa lorda massima ammissibile”,

(a) (per gli IBC), massa dell’IBC e di ogni equipaggiamento di servizio o strutturale e della massa netta massima;

(b) (per le cisterne), la tara della cisterna e il carico massimo autorizzato per il trasporto;

NOTA: Per le cisterne mobili, vedere capitolo 6.7.

Massa netta delle materie esplosive”, la massa totale delle materie esplosive senza imballaggi, involucri, ecc. (I termini “quantità nette delle materie esplosive”, “contenuto netto delle  materie esplosive”, “peso netto delle materie esplosive” o “massa netta in chilogrammi del contenuto delle materie esplosive” sono spesso utilizzati con lo stesso significato).

Massa netta massima”, la massa netta massima del contenuto di un imballaggio unico o massa combinata massima degli imballaggi interni e del loro contenuto, espressa in chilogrammi;

Materiale animale”, carcasse di animali, parti di corpi di animali o alimenti per animali di origine animale.

Materiali plastici riciclati”, materiali recuperati da imballaggi industriali usati che siano stati puliti e preparati per la trasformazione in nuovi imballaggi;

Membro dell’equipaggio, un conducente o ogni altra persona accompagnante il conducente per motivi di sicurezza, di security, di formazione o di esercizio;

MEMU, vedere “Unità mobile di fabbricazione di esplosivi”;

Merci pericolose”, le materie e oggetti il cui trasporto è vietato secondo l’ADR o autorizzato unicamente alle condizioni ivi previste;

Mezzo di trasporto”, in caso di trasporto stradale o ferroviario, un veicolo o un carro;

Modello”, per il trasporto di materiali della classe 7, la descrizione di un materiale radioattivo sotto forma speciale, di un materiale radioattivo a bassa dispersione, di un collo o di un imballaggio che permetta una completa identificazione dell’oggetto. La descrizione può includere specifiche, disegni costruttivi, relazioni che dimostrino la conformità ai requisiti normativi, e altri documenti pertinenti.

 

N

N.A.S., vedere “Rubrica n.a.s.”;

Nome tecnico, un nome chimico riconosciuto, se del caso un nome biologico riconosciuto, o un altro  nome  correntemente  utilizzato  nei  manuali,  riviste  e  testi  scientifici  e  tecnici  (vedere 3.1.2.8.1.1);

Numero ONU o N° ONU, il numero d’identificazione a quattro cifre delle materie e oggetti, estratto dal Regolamento tipo dell’ONU;

 

O

Organismo di controllo”, un organismo indipendente di controllo e di prova, riconosciuto dall’autorità competente;

 

P

Pacco di bombole*, insieme di bombole, attaccate tra loro e collegate tra loro con un tubo collettore e trasportate come un insieme indissociabile. La capacità totale in acqua non deve superare 3.000 litri; per i pacchi destinati al trasporto di gas tossici della classe 2 (gruppi inizianti con la lettera T conformemente al 2.2.2.1.3) questa capacità in acqua è limitata a 1.000 litri;

Piccolo container”, vedere “Container”;

Pila a combustibile”, un dispositivo elettrochimico che converte l’energia chimica di un combustibile in energia elettrica, calore e prodotti della reazione;

Pressione di calcolo”, una pressione convenzionale almeno uguale alla pressione di prova, che può superare molto o poco la pressione di servizio riguardo al grado di pericolo presentato dalla merce trasportata, e che serve unicamente a determinare lo spessore delle pareti del serbatoio, indipendentemente dalla presenza di dispositivi di rinforzo esterni e interni (vedere anche “Pressione di svuotamento”, “Pressione di riempimento”, “Pressione massima di servizio (pressione manometrica)” e “Pressione di prova”);

NOTA: Per le cisterne mobili, vedere capitolo 6.7.

Pressione di prova”, la pressione che deve essere applicata durante una prova di pressione per il controllo iniziale o periodico; (vedere anche “Pressione di calcolo”, “Pressione di svuotamento”, “Pressione di riempimento” e “Pressione massima di servizio (pressione manometrica)”);

NOTA: Per le cisterne mobili, vedere capitolo 6.7.

Pressione di riempimento”, la pressione massima effettivamente sviluppata nella cisterna al momento del riempimento sotto pressione (vedere anche “Pressione di calcolo”, “Pressione di svuotamento”, “Pressione massima di servizio (pressione manometrica)” e “Pressione di prova”);

Pressione di servizio”, la pressione stabilizzata di un gas compresso alla temperatura di riferimento di 15°C in un recipiente a pressione pieno;

NOTA: Per le cisterne, vedere “Pressione massima di servizio”.

Pressione di svuotamento”, la pressione massima effettivamente sviluppata nella cisterna al momento dello svuotamento sotto pressione (vedere anche “Pressione di calcolo”, “Pressione di riempimento”, “Pressione massima di servizio (pressione manometrica)” e “Pressione di prova”);

Pressione massima di esercizio in condizioni normali”, per il trasporto di materiali della classe

7, la pressione massima, sopra la pressione atmosferica a livello medio del mare, che si può sviluppare nel sistema di contenimento nel periodo di un anno, nelle condizioni di temperatura e d’irraggiamento solare corrispondenti alle condizioni ambientali in assenza di sistemi di sfiato, di raffreddamento esterno eseguito con sistemi ausiliari, o di controlli operativi durante il trasporto.

Pressione massima di servizio (pressione manometrica)”, il più alto tra i tre seguenti valori:

(a) valore massimo della pressione effettiva autorizzata nella cisterna durante un’operazione di riempimento (pressione di riempimento massima ammessa);

(b) valore massimo della pressione effettiva autorizzata nella cisterna durante un’operazione di svuotamento (pressione di svuotamento massima ammessa);

(c) pressione manometrica effettiva cui la cisterna è sottoposta dal suo contenuto (compresi i gas estranei che può contenere) alla temperatura massima di servizio.

Salvo disposizioni particolari prescritte nel capitolo 4.3 il valore numerico della pressione di servizio (pressione manometrica) non deve essere inferiore alla pressione di vapore (pressione assoluta) della materia di riempimento a 50°C.

Per le cisterne munite di valvole di sicurezza (con o senza disco di rottura), ad eccezione delle cisterne destinate al trasporto di gas della classe 2, compressi, liquefatti o disciolti, la pressione massima di servizio (pressione manometrica) deve essere uguale alla pressione prescritta per il funzionamento di tali valvole. (Vedere anche “Pressione di calcolo”, “Pressione di svuotamento”, “Pressione di riempimento” e “Pressione di prova”);

NOTA 1: Per le cisterne mobili, vedere capitolo 6.7.

NOTA 2: Per i recipienti criogenici chiusi, vedere la nota del 6.2.1.3.6.5.

Pressione stabilizzata”, la pressione raggiunta dal contenuto in un recipiente a pressione in equilibrio termico e di diffusione;

Prova di tenuta”, una prova di tenuta di una cisterna, di un imballaggio o di un IBC, come pure dell’equipaggiamento o dei dispositivi di chiusura;

NOTA: Per le cisterne mobili, vedere capitolo 6.7.

Punto d’infiammabilità”, la più bassa temperatura di un liquido alla quale i suoi vapori formano con l’aria una miscela infiammabile;

 

R

Reazione pericolosa”,

(a) una combustione o uno sviluppo considerevole di calore;

(b) l’emanazione di gas infiammabili, asfissianti, comburenti e tossici; (c)         la formazione di materie corrosive;

(c) la formazione di materie instabili;

(d) un pericoloso aumento della pressione (solamente per le cisterne);

Recipiente”, involucro di contenimento destinato a ricevere o a contenere materie o oggetti, compresi i mezzi di chiusura quali essi siano. Questa definizione non si applica ai serbatoi (vedereanche “Recipiente criogenico”, “Recipiente interno”, “Recipiente a pressione”, “Recipiente interno rigido”, “Cartuccia di gas”);

Recipiente”, (per la classe 1), una cassa, una bottiglia, una scatola, un fusto, una giara e un tubo come pure i loro mezzi di chiusura quali essi siano, utilizzati come imballaggio interno o intermedio;

Recipiente a pressione”, termine generico che comprende bombole, tubi, fusti a pressione, recipienti  criogenici  chiusi,  dispositivi  di  stoccaggio  ad  idruro  metallico,  pacchi  di  bombole  e recipienti a pressione di soccorso;

Recipiente a pressione di soccorso”, un recipiente a pressione con una capacità in acqua non superiore a 1.000 litri nel quale vengono collocati uno o più recipienti a pressione danneggiati, che presentano difetti, che perdono o che non sono conformi, per il trasporto per es. in vista del loro recupero o del loro smaltimento.

Recipiente criogenico”, un recipiente a pressione trasportabile isolato termicamente per gas liquefatti refrigerati di capacità in acqua non superiore a 1.000 litri;

(vedere anche “Recipiente criogenico aperto”);

Recipiente criogenico aperto”, un recipiente a pressione trasportabile isolato termicamente per gas liquefatti refrigerati mantenuto alla pressione atmosferica dalla continua fuoriuscita del gas liquefatto refrigerato;

Recipiente di piccola capacità contenente gas”, ogni recipiente non ricaricabile rispondente alle pertinenti disposizioni del 6.2.6 contenente, sotto pressione, un gas o una miscela di gas. Può essere munito di valvola;

Recipiente interno”, un recipiente che deve essere munito di un imballaggio esterno per soddisfare la sua funzione di contenimento;

Recipiente interno rigido”, (per gli IBC compositi), un recipiente che conserva la sua forma quando è vuoto senza che le chiusure siano al loro posto e senza il sostegno dell’involucro esterno. Qualsiasi recipiente interno che non è “rigido” deve essere considerato come “flessibile”;

Regolamento ECE”, un Regolamento allegato all’Accordo concernente l’adozione di prescrizioni tecniche uniformi applicabili ai veicoli a ruote,  agli equipaggiamenti e ai pezzi suscettibili di essere montati o utilizzati su un veicolo a ruote e le condizioni di riconoscimento reciproco delle omologazioni rilasciate conformemente a queste prescrizioni (Accordo del 1958, così come modificato);

Regolamento  tipo  dell’ONU”,  il  Regolamento  tipo  allegato  alla  diciassettesima  edizione revisionata delle Raccomandazioni relative al trasporto di merci pericolose pubblicata dalle Nazioni Unite (ST/SG/AC.10/1/Rev.17);

Richiedente”, nel caso della valutazione della conformità, il fabbricante o un suo rappresentante autorizzato in un paese Parte contraente. Nel caso di controlli periodici, di controlli intermedi e di controlli eccezionali per richiedente si intende il laboratorio di prove, il gestore o un loro rappresentante autorizzato in un paese Parte contraente;

NOTA: Eccezionalmente, un terzo (per esempio un gestore di un container-cisterna  secondo la definizione del 1.2.1) può richiedere una valutazione della conformità.

RID”, il Regolamento concernente il trasporto internazionale ferroviario delle merci pericolose, Appendice C della COTIF (Convenzione relativa ai trasporti internazionali ferroviari);

Riempitore”, l’impresa che riempie con merci pericolose una cisterna (veicolo-cisterna, cisterna smontabile, cisterna mobile, container-cisterna) o un veicolo-batteria o CGEM, o un veicolo, un grande container o un piccolo container per il trasporto alla rinfusa;

 

Rifiuti”, materie, soluzioni, miscele o oggetti che non possono essere utilizzati come tali, ma che sono trasportati per essere ritrattati, smaltiti in una discarica o eliminati per incenerimento o con altro metodo;

Riscaldatore a combustione”, un dispositivo che utilizza direttamente un combustibile liquido o gassoso e che non recupera il calore del motore di propulsione del veicolo;

Rubrica collettiva”, un gruppo definito di materie o di oggetti (vedere 2.1.1.2, B, C e D);

Rubrica n.a.s. (non altrimenti specificata)”, una rubrica collettiva alla quale possono essere assegnate materie, miscele, soluzioni o oggetti, che:

(a)    non sono nominativamente menzionati nella Tabella A del capitolo 3.2; e

(b)   presentano proprietà chimiche, fisiche o pericolose che corrispondono alla classe, al codice di classificazione, al gruppo di imballaggio e alla denominazione e alla descrizione della rubrica n.a.s.

 

S

Sacco”, imballaggio flessibile di carta, di pellicola di materia plastica, di materia tessile, di tessuto o d’altro materiale appropriato;

Scaricatore”, l’impresa che:

(a) rimuove un container, un container per il trasporto alla rinfusa, un CGEM, un container- cisterna o una cisterna mobile da un veicolo; o

(b) scarica merci pericolose imballate, piccoli container o cisterne mobili da un veicolo o  da un container; o

(c) scarica  merci  pericolose  da  una  cisterna  (veicolo-cisterna, cisterna  smontabile,  cisterna mobile o container-cisterna) o da un veicolo-batteria, da una MEMU o da  un CGEM o da un veicolo, da un grande container o da un piccolo container per il trasporto alla rinfusa o da un container per il trasporto alla rinfusa;

Serbatoio”, l’involucro che contiene le materie (comprese le aperture e i relativi mezzi di chiusura);

NOTA 1: Questa definizione non si applica ai recipienti.

NOTA 2: Per le cisterne mobili, vedere capitolo 6.7.

Sistema di confinamento”, per il trasporto di materiali della classe 7, l’insieme dei componenti dell’imballaggio e dei materiali fissili specificati dal progettista e approvato  dall’autorità competente per mantenere la sicurezza sulla criticità.

Sistema di contenimento”, per il trasporto di materiali della classe 7, l’insieme dei componenti dell’imballaggio, specificati dal progettista, che tendono ad assicurare il confinamento dei materiali radioattivi durante il trasporto.

Solido”,

(a) una materia che ha un punto di fusione o un punto iniziale di fusione superiore a 20°C a una pressione di 101,3 kPa; oppure

(b) una materia che non è liquida secondo il metodo di prova ASTM D 4359-90 oppure è pastosa secondo i criteri applicabili alla prova di determinazione della fluidità (prova del penetrometro) descritta al 2.3.4;

Sovrimballaggio”, un involucro utilizzato (nel caso della classe 7 da uno stesso speditore) per contenere uno o più colli e farne un’unità di più facile movimentazione e stivaggio durante il trasporto. Esempi di sovrimballaggi:

(a) un vassoio di carico, come un pallet sul quale più colli sono sistemati o impilati e fissati mediante una striscia di plastica, una pellicola termoretraibile o stirabile o mediante altri mezzi adeguati; oppure

(b) un imballaggio esterno di protezione come una cassa o una gabbia;

Speditore”, l’impresa che spedisce merci pericolose per conto proprio o per conto terzi. Quando il trasporto è effettuato sulla base di un contratto di trasporto, lo speditore secondo questo contratto è considerato come speditore;

Spedizione”, uno o più colli, o un carico di merci pericolose presentate al trasporto da uno speditore;

Sul territorio”, per il trasporto di materiali della classe 7, il territorio dei paesi attraverso i quali o nei quali una spedizione viene trasportata, con l’espressa esclusione dei paesi “sopra” i quali la spedizione viene trasportata per via aerea, a condizione che non sia previsto alcun scalo in questi paesi;

 

T

Tanica”, un imballaggio di metallo o di materia plastica, di sezione rettangolare o poligonale, munito di una o più aperture;

TDAA”, vedere “Temperatura di decomposizione autoaccelerata”;

Temperatura critica”, la temperatura sopra la quale una materia non può esistere allo stato liquido;

Temperatura di controllo”, temperatura massima alla quale il perossido organico o la materia autoreattiva possono essere trasportati in sicurezza;

Temperatura di decomposizione autoaccelerata” (TDAA), la più bassa temperatura alla quale si può produrre una decomposizione autoaccelerata per una materia nell’imballaggio così come utilizzato durante il trasporto. Le metodologie per determinare la TDAA e gli effetti del riscaldamento sotto confinamento si trovano nel Manuale delle prove e dei criteri, Parte II;

Temperatura d’emergenza”, la temperatura alla quale devono essere messe in atto procedure d’emergenza quando si ha una deficienza del sistema di controllo della temperatura;

Tessuto di plastica”, (per gli IBC flessibili), materiale confezionato da strisce o monofili di plastica appropriata, stirati per trazione;

Trasportatore”, l’impresa che esegue il trasporto con o senza contratto di trasporto;

Trasporto”, il cambiamento di luogo delle merci pericolose, comprese le soste richieste dalle condizioni di trasporto e la sosta delle merci pericolose nei veicoli, cisterne e container, richiesta dalle condizioni del traffico prima, durante e dopo il cambiamento di luogo.

La presente definizione comprende ugualmente la sosta temporanea intermedia delle merci pericolose ai fini del cambio del modo o del mezzo di trasporto (trasbordo). Ciò a condizione che i documenti di trasporto dai quali risultano il luogo di spedizione e il luogo di ricezione siano presentati a richiesta e a condizione che i colli e le cisterne non siano aperti durante la sosta intermedia, salvo a fini di controllo da parte delle autorità competenti;

Trasporto alla rinfusa”, il trasporto di materie solide o d’oggetti non imballati in veicoli o container. Questo termine non si applica né alle merci che sono trasportate come colli, né alle materie che sono trasportate in cisterne;

Tubo”, (classe 2), un recipiente a pressione trasportabile, senza saldatura, di capacità in acqua superiore a 150 litri e non superiore a 3.000 litri;

 

U

UIC”, l’Unione Internazionale delle Ferrovie (UIC, 16 rue Jean Rey, F-75015 Parigi, Francia);

Unità di trasporto”, un veicolo a motore senza rimorchio o un insieme costituito da un veicolo a motore e un rimorchio a esso agganciato;

Unità di trasporto merci”, un veicolo, un container, un veicolo-cisterna, una cisterna mobile o un container per gas a elementi multipli;

NOTA: Questa definizione si applica solo in caso di applicazione della disposizione speciale 302 del Capitolo 3.3 e del 5.5.2.

Unità mobile di fabbricazione di esplosivi”, (MEMU), una unità, o un veicolo montato con una unità per la fabbricazione di esplosivi a partire da merci pericolose che non sono esplosivi e il loro caricamento nei fori da mina. L’unità è composta da diverse cisterne e container per il trasporto alla rinfusa ed equipaggiamenti per la fabbricazione di esplosivi come pure pompe e loro accessori. La MEMU può comportare compartimenti speciali per gli esplosivi imballati.

NOTA: Anche se la definizione di MEMU contiene i termini “per la fabbricazione di esplosivi e il loro caricamento nei fori da mina”, le disposizioni per le MEMU si applicano soltanto al trasporto e non alla fabbricazione di esplosivi o al caricamento di esplosivi nei fori da mina.

Uso esclusivo”, per il trasporto di materiali della classe 7, l’uso, da parte di un singolo speditore, di un veicolo o di un grande container, per il quale tutte le operazioni iniziali, intermedie e finali di carico e scarico sono eseguite in accordo con le indicazioni dello speditore o del destinatario.

 

V

Valutazione della conformità”, il procedimento consistente nel verificare la conformità di un prodotto secondo le disposizioni delle sezioni 1.8.6 e 1.8.7 relative all’approvazione del prototipo, la sorveglianza della fabbricazione e il controllo e le prove iniziali;

Valvola di depressione”, un dispositivo a molla sensibile alla pressione, funzionante automaticamente, per proteggere la cisterna da una depressione interna inammissibile;

Valvola di sicurezza”, un dispositivo a molla sensibile alla pressione, funzionante automaticamente, per proteggere la cisterna da una sovrappressione interna inammissibile;

Vassoio”, (classe 1), un foglio di metallo, di plastica, di cartone o di qualsiasi altro materiale appropriato, sistemato negli imballaggi interni, intermedi o esterni e che permette un raggruppamento serrato in tali imballaggi. La superficie del vassoio può essere predisposta in modo che gli imballaggi o gli oggetti possano essere inseriti, mantenuti in posizione sicura e separati gli uni dagli altri;

Veicolo-batteria”, un veicolo comprendente elementi collegati tra loro da un tubo collettore e fissati in modo stabile a questo veicolo. Sono considerati come elementi di un veicolo-batteria: le bombole, i tubi, i pacchi di bombole e i fusti a pressione come pure le cisterne destinate al trasporto di gas così come definiti al 2.2.2.1.1 aventi una capacità superiore 450 litri;

Veicolo-cisterna”, un veicolo costruito per il trasporto di materie liquide, gassose, in polvere o granulari e comprendente una o più cisterne fisse. Oltre al veicolo propriamente detto o agli elementi del gruppo assali-sospensione, un veicolo-cisterna comprende uno o più serbatoi, i loro equipaggiamenti e gli elementi di collegamento al veicolo o agli elementi del gruppo assali-sospensione;

Veicolo chiuso”, un veicolo la cui carrozzeria è costituita da una cassa che può essere chiusa;

Veicolo scoperto”, un veicolo il cui pianale non ha sovrastruttura o è provvisto soltanto di sponde

laterali e sponda posteriore;

“Veicolo telonato”, un veicolo scoperto munito di un telone per proteggere la merce caricata.

Scarica qui il testo del provvedimento ed i relativi allegati tradotti in italiano: http://adr2011.it/

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