GESTIONE DELLA SICUREZZA AZIENDALE: LA VERA FORZA E’ NELLA PREVENZIONE

GESTIONE DELLA SICUREZZA AZIENDALE: LA VERA FORZA E’ NELLA PREVENZIONE

Uno degli aspetti pratici che deve essere tenuto in considerazione allorquando si eserciti un’attività di impresa è necessariamente quello della strategia da intraprendersi in relazione alle scelte aziendali che ricomprendano gli investimenti sulla sicurezza.

La prevenzione è conveniente?

Può in apparenza sembrare un’argomentazione becera, ma in una prospettiva meramente economica il planning aziendale per gli investimenti sulla sicurezza è certamente doveroso ma ha anche dei costi. Tanto più che il livello preventivo raggiunto da un’impresa dipende sempre necessariamente dalla qualità e dalla quantità delle risorse messe a disposizione per la gestione della sicurezza aziendale: maggiore è l’investimento, maggiore sarà la risultanza ottenuta, anche alla luce della possibilità di utilizzare le migliori tecniche disponibili sul mercato o, quantomeno, quelle tra le più idonee.

La questione investe necessariamente anche gli aspetti commerciali e di immagine di un’azienda: un’impresa che risulti sana ha infatti più probabilità a livello commerciale e di immagine di garantirsi una migliore posizione sul mercato, oltre a ridurre al minimo le possibilità di contestazioni per eventuali violazioni delle normative vigenti in tema di salute e sicurezza dei lavoratori, le quali possono incidere negativamente sotto altri aspetti non strettamente produttivi.

Ma al di là di valutazioni meramente strategico-economiche, ciò che distingue un’azienda sana è la modalità di approccio della compagine aziendale, la quale, quando sia improntata sulla crescita globale, riconosce quale valore aggiunto il raggiungimento – ed il conseguente mantenimento – di quei risultati tesi a far sì che tutti gli incidenti ed i rischi sul lavoro siano prevedibili e comunque ridotti al minimo. Tramite l’affidabilità degli impianti industriali, la corretta informazione e formazione aziendale, il costante controllo sull’effettiva applicazione delle disposizioni poste a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, un’impresa acquisisce un quid pluris per potersi posizionare sul mercato come nucleo di riferimento per il proprio settore lavorativo.

Inoltre, la predisposizione di un ambiente sereno, accogliente e sicuro crea un sentimento di fiducia nel lavoratore il quale è più portato a livello psicologico a sentirsi parte integrante del complesso sistema di ingranaggi che compongono la compagine aziendale, e pertanto, tramite il corretto esercizio delle proprie mansioni, contribuendo a mantenerne integro l’impianto.

E’ pertanto essenziale che l’impresa dedichi la massima attenzione alla ricerca di soluzioni tecnologiche più idonee ed evolute oltre al controllo che ogni lavoratore rispetti le procedure operative impartite a livello lavorativo, nella piena esecuzione della combinazione tra le responsabilità del datore di lavoro e quelle del lavoratore.

Riflettere sulle strategie e dedicare tempo alla pianificazione ed esecuzione delle stesse non rappresenta quindi una perdita di tempo ma un elemento distintivo fondamentale per evitare l’insorgenza di problematiche che possono comportare effetti negativi o costi sociali.

Vero è che le disposizioni normative prescrittive in tema di sicurezza sul lavoro dettate dal d. lgs. n. 81/2008 possono costituire già un idoneo deterrente ai fini dell’adeguamento, ma è necessario spingersi oltre.

Il rischio rappresenta un concetto complesso poiché comporta una serie di conseguenze a catena che coinvolgono l’azienda. Quali possono essere gli effetti negativi esogeni alla verificazione di un evento dannoso/lesivo per l’azienda? Quali conseguenze possono comportare per la vita societaria? Sono circostanze obiettivamente accettabili anche nell’ottica di un mero bilanciamento tra ipotesi? Quali vantaggi si sarebbero potuti avere nell’osservanza delle prescrizioni? Sono queste le domande utili a cui la compagine aziendale deve porsi ogni qualvolta venga in considerazione l’aspetto della gestione della sicurezza in azienda.

Tanto più che, essendo la macchina imprenditoriale un concatenamento di più figure professionali, il comportamento di un soggetto che non rispetti anche solo per negligenza le proprie mansioni, unito a delle carenze datoriali, può comportare il verificarsi di eventi dannosi/lesivi, i quali finiscono col coinvolgere tutto il sistema e non soltanto il singolo individuo.

E’ proprio su questo principio che si sono create le normative ISO 9000,14000 e 18000, improntando la gestione aziendale in base a processi progettuali, valutativi, applicativi e riqualificativi e correttivi per implementare sempre di più i livelli di tutela e garanzia dell’attività imprenditoriale, coinvolgendo tutti gli elementi come un complesso sistema di ingranaggi che si intersecano tra di loro e sono tra di loro necessariamente interdipendenti.

Un altro aspetto rilevante è considerato dai rapporti esterni che l’azienda deve intrattenere con soggetti terzi con cui viene a contatto (fornitori, appaltatori, stakeholders ecc.), poiché la policy aziendale si riverbera anche su tali soggetti, i quali spesso sono chiamati ad interagire con le dinamiche e le procedure poste in essere, anche con presenza di dipendenti appartenenti all’azienda esterna presso le strutture societarie ospitanti.

E’ importante pertanto che un’impresa riassuma in un proprio Codice Etico la sostanza di ciò che essa è, di cosa rappresenti e di quali siano le regole che la caratterizzano, per far in modo che anche i soggetti terzi che entrino in contatto con la stessa ne comprendano tutti gli aspetti gestionali e normativi e conseguentemente si adeguino, ne rispettino e ne applichino le eventuali prescrizioni impartite.

E’ necessario pertanto che l’immagine aziendale venga difesa e protetta mediante la creazione di un adeguato sistema di gestione, il quale deve riguardare ogni aspetto rilevante nell’ottica di un bilancio sociale che unisca il rispetto delle normative vigenti agli obbiettivi aziendali.

Solo tramite questi accorgimenti si può addivenire ad una soluzione che coniughi prevenzione, protezione e crescita aziendale, poiché il risparmio su determinati aspetti non solo non è efficace a livello strategico, ma prima o poi si rivelerà produttivo di effetti negativi tanto variabili quanto pericolosi.