Da pochi giorni è disponibile presso le librerie giuridiche e i siti di shopping digitale il mio primo libro di diritto ambientale intitolato “Il diritto ambientale in azienda – Guida alla Gestione dei rifiuti“, BTT Editore.
All’atto della mia proposta all’Editore del presente contributo, ho fatto notare che la principale problematica relativa all’approccio alla materia ambientale è rappresentata dalla sostanziale “disorganicità narrativa” delle norme giuridiche le quali, sebbene debitamente divise per argomenti nel d. lgs. n. 152/2006, a causa della complessità della materia e della necessaria interazione con le altre normative non inserite nel Testo Unico Ambientale (spesso di matrice comunitaria) comporta la necessità di operare continui rimandi ad altri argomenti che spesso non vengono trattati unitariamente in un unico settore, generando così difficoltà tra i vari operatori di settore (siano tecnici, giuristi, imprenditori e persino gli stessi rappresentanti della Pubblica Autorità).
L’obbiettivo è stato quindi quello di trovare una soluzione intermedia che potesse conciliare le esigenze pratiche aziendali con la necessità di conoscenza degli istituti normativi.
La domanda che mi ha posto l’Editore è stata la seguente: come possiamo creare un libro che nonostante l’intrinseca difficoltà della materia possa essere letto da tanto da imprenditori quanto da giuristi e addetti di settore? E come si potrebbe riassumere una materia così complicata in un contributo che non risulti troppo lungo senza per questo perdere di efficacia e di completezza?
Presentando questo volume, mi auguro di aver proposto una nuova prospettiva da dedicare alla materia del diritto ambientale che possa essere un giusto compromesso tra esigenze narrative e norme giuridiche.
Per scelta personale ho voluto dedicare il volume esclusivamente alla tematica della gestione dei rifiuti. Questo volume rappresenta il riassunto della mia esperienza maturata tra atti processuali, formazione professionale e visione pratica delle realtà aziendali, perché il diritto ambientale va necessariamente vissuto sul campo, all’interno delle dinamiche imprenditoriali e non soltanto dietro a una scrivania.
Il libro offre pertanto la possibilità di comprendere l’origine, la natura, l’evoluzione e l’applicazione concreta del diritto ambientale nel sistema normativo italiano ed europeo inserendo per ogni argomento trattato i riferimenti normativi che spesso si ritrovano frammentati nelle rispettive norme giuridiche, nell’ottica di fornire al lettore una panoramica quanto più esaustiva di ogni singolo argomento, ordinata in via progressiva in ossequio alle disposizioni del d. lgs. n. 152/2006 ed alle norme ad esso collegate.
Per non appesantire troppo la lettura, le definizioni giuridiche inserite al suo interno saranno sempre e solo quelle attuali e vigenti, a meno che non vi sia necessità di rimarcare determinate questioni inerenti l’evoluzione normativa, nel qual caso ho ritenuto opportuno precisarlo in narrativa e/o nelle note. Ciò poiché tristemente molti riferimenti normativi indicati nel d. lgs. n. 152/2006 non risultano ancora aggiornati, con la conseguenza che rispetto a determinati argomenti persino un operatore esperto di diritto farebbe fatica a districarsi.
La scelta di inserire al suo interno soltanto casi pratici e la giurisprudenza, con esclusione della dottrina (fatta eccezione per un necessario rinvio introduttivo alla nozione di “ambiente”) permetterà al lettore di riferirsi esclusivamente a ciò che viene considerato vincolante dalle pronunce giurisdizionali, lasciando determinati aspetti al – seppur prestigioso – uso e consumo dei dibattiti dottrinali.
Per comodità di lettura, i riferimenti agli articoli del d. lgs. n. 152/2006 vengono indicati in parentesi senza ulteriori specificazioni (es. art. 183, co. 3), di modo da far comprendere subito al lettore il diretto rinvio alle disposizioni del Testo Unico Ambientale.
Mi auguro quindi di aver raggiunto, oltre che un traguardo ambizioso, un risultato che possa soddisfare le esigenze di tutti coloro che occupano un posto nel mondo del diritto ambientale.
Avv. Alessandro Zuco