DONNE E AMBIENTE: LA LORO MAGGIORE SENSIBILITA’ PUO’ AIUTARE IL MONDO A MIGLIORARE.

Nella giornata dedicata alle Donne dedichiamo loro un pensiero collegandolo ad un aspetto fondamentale che le coinvolge direttamente: l’interazione del mondo femminile con l’ambiente.

Recenti studi e sondaggi operati a livello globale hanno dimostrato una maggiore sensibilità delle donne sui temi ambientali sotto molteplici aspetti:


il punto di vista dell’impatto sui cambiamenti climatici, gli atteggiamenti, i comportamenti e le preferenze negli aspetti quotidiani della vita riguardanti scelte che incidano sull’ambiente.

Nel 2021, un sondaggio operato dal Women’s Forum (Women’s Forum barometer on gender equity) su una base campione di circa 10.000 donne appartenenti ai paesi del G20 ha indicato che le donne abbiano cambiato le proprie abitudini – e/o siano più portate a farlo – molto più degli uomini al fine di contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico.

Le ricerche sinora sviluppate hanno dimostrato che le donne siano più inclini al riciclo e all’acquisto di prodotti ecologici, che tendano a utilizzare meno i veicoli a motore (Ocse, 2008) e ad utilizzare metodi di trasporto alternativi (Ng e Acker, 2018).

Anche per i rischi inerenti i danni ambientali la sensibilità femminile si è dimostrata molto più marcata: mentre il cambiamento climatico viene considerato come una minaccia molto più seria (Pew Research Center, 2019) e sussiste una maggiore attenzione femminile in relazione ai fenomeni climatici (Eurispes, 2022), le donne percepiscono maggiormente questi ultimi come pericoli più immediati ed elevati per la salute umana i cambiamenti climatici (Ballew et al., 2018).

Proprio in relazione a questa differenza di approccio, le donne sono più portate a rispettare le politiche ambientali e ad informarsi sulle modalità di realizzazione e di trasporto di prodotti e alimenti (UNDP e Università di Oxford, 2021).

Nonostante si sia riscontrato che l’interazione delle donne con la politica gestionale sia societaria sia locale (dove le donne sono maggiormente attive e più sensibili nella tutela delle minoranze etniche minacciate dalle problematiche ambientali) apporti maggiori benefici a livello ambientale (Clayton, Josefsson e Wang, 2017 – Barnes e Burchard, 2012), l’attuale presenza femminile nella governance globale che coinvolga le donne in processi decisionali primari risulta ancora poco sviluppata.


E’ stato inolte riscontrato che le donne subiscano maggiormente gli effetti negativi del cambiamento climatico in quanto soggetti più vulnerabili (Gender and the Environment -Building Evidence and Policies to Achieve the SDGs, OCSE, 2021), precisando come si siano rilevate più morti premature femminili che maschili dovute all’inquinamento indoor, a fonti di acqua e accesso a servizi igienici o carenza degli stessi. Un confronto complessivo operato dalla Global gender and climate alliance su 130 studi esaminati (Mapped: How climate change disproportionately affects women’s health) ha dimostrato come i cambiamenti climatici abbiano effetti negativi nei confronti delle donne quali tendenziali probabilità di eventi mortali (soprattutto in zone in via di sviluppo), peggioramenti della salute mentale, minor sicurezza alimentare e persino maggiori rischi di essere sottoposti a violenze domestiche (Environmental degradation driving gender-based violence – IUCN study, 2020).

Auspicando che il cambiamento provenga da entrambe le parti in misura sempre maggiore, auguriamo Buona festa della Donna e buon lavoro a tutte.

Links utili:

Women’s leadership in environmental action -OECD Environment Working Papers

https://www.unwomen.org/en/news-stories/press-release/2022/03/press-release-un-commission-on-the-status-of-women-reaffirms-womens-and-girls-leadership-as-key-to-address-climate-change-environmental-and-disaster-risk-reduction-for-all