NUOVI REGOLAMENTI E DIRETTIVA EUROPEI IN TEMA AMBIENTALE: SPEDIZIONI DI RIFIUTI, RIPRISTINO DELLA NATURA E TUTELA AMBIENTALE.

In data 27 febbraio 2024 il Parlamento Europeo ha approvato in prima lettura 3 testi normativi aventi ad oggetto il diritto ambientale ai fini del perfezionamento dell’efficacia della norme ambientali

In particolare, i nuovi provvedimenti normativi riguardano i seguenti argomenti:

  1. Risoluzione legislativa su regolamento europeo relativo alle spedizioni di rifiuti, che modifica i regolamenti (UE) n. 1257/2013 e (UE) 2020/1056 e abroga il Regolamento (CE) n. 1013/2006;
  2. Posizione del Parlamento europeo in vista dell’adozione di regolamento europeo sul ripristino della natura e che modifica il regolamento (UE) 2022/869;
  3. Posizione del Parlamento europeo in vista dell’adozione di direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente, che sostituisce le direttive 2008/99/CE e 2009/123/CE.

Per quanto riguarda i testi normativi sinora approvati, vale al pena elencare in primo luogo la finalità di ciascuno dei nuovi provvedimenti, esplicati nei loro articoli iniziali alla voce “oggetto“:

  • Per quanto riguarda il nuovo regolamento sulla spedizione dei rifiuti, esso “stabilisce le misure volte a proteggere l’ambiente e la salute umana e a contribuire alla neutralità climatica e al conseguimento di un’economia circolare e dell’obiettivo dell’inquinamento zero prevenendo o riducendo gli impatti negativi che possono derivare dalle spedizioni dei rifiuti e dal trattamento dei rifiuti nel luogo di destinazione. Stabilisce le procedure e i regimi di controllo per le spedizioni di rifiuti in funzione dell’origine, della destinazione e dell’itinerario di spedizione, del tipo di rifiuti e del tipo di trattamento da applicare ai rifiuti nel luogo di destinazione“;
  • Per quanto riguarda il nuovo regolamento sul ripristino della natura, esso “stabilisce norme destinate a contribuire:a)  al recupero a lungo termine e duraturo della biodiversità e della resilienza degli ecosistemi in tutte le zone terrestri e marine degli Stati membri attraverso il ripristino degli ecosistemi degradati;b)  al conseguimento degli obiettivi generali dell’Unione in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai medesimi e neutralità in termini di degrado del suolo;

    c)   a una maggiore sicurezza alimentare;

    d)  all’adempimento degli impegni internazionali dell’Unione“, nonchè

    istituisce un quadro nel cui ambito gli Stati membri attuano misure di ripristino efficaci basate sulla superficie allo scopo di coprire congiuntamente, in quanto obiettivo dell’Unione, nell’insieme delle zone e degli ecosistemi che rientrano nell’ambito di applicazione del presente regolamento, almeno il 20 % delle zone terrestri e almeno il 20 % delle zone marine entro il 2030, e tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050“.

  • Per quanto riguarda la nuova direttiva sulla tutela ambientale, essa “stabilisce norme minime per la definizione dei reati e delle sanzioni al fine di tutelare più efficacemente l’ambiente, nonché per le misure finalizzate alla prevenzione e al contrasto della criminalità ambientale e all’applicazione efficace del diritto ambientale dell’Unione“.

L’ulteriore stretta in tema di reati ambientali è dettata anche da un fattore statistico il quale riconosce la criminalità ambientale come quarta attività criminale al mondo e fonte di reddito per gli autori di reato.

Per il territorio italiano, l’ultimo rapporto sulle ecomefie ha evidenziato nel 2022 i seguenti dati:

  • 637 volte i delitti contro l’ambiente previsti dal Codice penale,  con 1.289 persone denunciate e 56 arresti;
  • 115  beni sottoposti a sequestro per un valore complessivo di 333.623.900 euro (rispetto ai 227 milioni del 2021);
  • il traffico organizzato di rifiuti (art. 452 quaterdecies c.p.) è stato il delitto più contestato, con 268 casi contro i 151 nel 2021, a cui segue l’inquinamento ambientale (art. 452 bis c.p.) con 64 contestazioni;
  • dall’entrata in vigore delle norme inserite nel codice penale, la loro applicazione si è avuta in 5.099 casi.