In data 14 febbraio 2024 si sono avviate le consultazioni tra gli stakeholders (sino al 16 marzo 2024) per la predisposizione della bozza di decreto ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste), previsti dall’ articolo 184-ter, d. lgs. n. 152/2006, per i rifiuti derivanti da membrane bitumonose.
Nell’ottica dell’economia circolare e della gerarchia dei principi ambientali, la riforma è finalizzata ad un miglioramento della gestione di una categoria attuale di rifiuti del settore edilizio che altrimenti sarebbero destinate allo smaltimento, considerato come l’extrema ratio in assenza di ogni altra alternativa per il recupero/riciclaggio/riutilizzo/esclusione dalla categoria dei rifiuti.
Il nuovo provvedimento riguarderà il “triturato” di membrana bituminosa (TMB), classificato con il codice EER 170302 (Miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 170301, limitatamente alle membrane bituminose utilizzate in edilizia per impermeabilizzare superfici) derivante dal trattamento dei rifiuti di membrane impermeabilizzanti a base di bitume, il quale è anche un ottimo additivo per diverse tipologie di attività, tra cui spicca la produzione di asfalti stradali.
Il testo normativo, composto da 8 articoli e 3 Allegati, disciplinerà la materia occupandosi dei criteri di conformità ai fini della dichiarazione di EoW (Allegato 1), degli scopi specifici di utilizzabilità (Allegato 2), degli obblighi documentali.
Per quanto riguarda il merito dell’utilizzo dell’EoW ricavato dall’operazione di recupero, esso potrà essere impiegato esclusivamente per nuove miscele e pavimentazioni espressamente indicate nell’Allegato 2.
Lo schema di regolamento introdurrà anche l’obbligo da parte del produttore di predisporre un sistema di gestione ai fini della verifica del rispetto dei criteri per la qualificazione degli EoW, con una particolarità: le imprese produttrici di rifiuti recuperabili come EoW che siano titolari di certificazione UNI EN ISO 14001 non saranno obbligate a conservare un campione dell’EoW prodotto per ogni lotto (mentre tutti gli altri produttori si).
Per quanto riguarda le tempistiche attuative, i soggetti già autorizzati al recupero dei rifiuti membrane bituminose con verifica “caso per caso” avranno 180 giorni di tempo per richiedere agli organi competenti l’aggiornamento dell’autorizzazione ambientale.
Scarica in pdf lo schema bozza di decreto: schema decreto membrane bituminose